giovedì 17 dicembre 2015

CORSO DI “SOPRAVVIVENZA” PER GENITORI - FASE 1: I CAPRICCI


CORSO DI “SOPRAVVIVENZA” PER GENITORI

FASE 1 – I CAPRICCI
Come ritrovare la calma e affrontarli con empatia, autorevolezza e qualche trucco del mestiere.

MILANO 10 Gennaio - VERONA 23 gennaio - BRESCIA 24 gennaio - COMO 30 gennaio
Orario 9.30  - 16.00


I famigerati “capricci”. Inutili? Esagerati? Insopportabili?

Eppure spesso basta poco per agire sul comportamento senza intervenire negativamente sul bambino.
In una giornata di formazione, con un po’ di teoria e tanta pratica, scopriremo:
- cosa si nasconde sotto ai capricci,
- come contenerli mantenendo la calma,
- qualche regola per prevenirli e alcuni “trucchi” per affievolirli.

Il Corso di “Sopravvivenza” per Genitori è un programma in 4 seminari con frequenza libera.
Le fasi successive:
FASE.2 – PREMI E PUNIZIONI
Come farsi ascoltare senza stelline o minacce.
FASE.3 – REGOLE E LIMITI
Regole sì, poche ma buone.
FASE.4 – PERCHE’ NON CAPISCI?
Come parlare per farsi ascoltare, come ascoltare per comprendere e risolvere.

Il corso verrà condotto da Alli Beltrame - Counsellor Genitoriale ad indirizzo Rogersiano, Gordon Trainer autorizzata (Genitori Efficaci, Insegnanti Efficaci e Persone Efficaci), Doula ma soprattutto Mamma di 3 splendidi, spericolati ed empatici bambini: Tomaso, Leonardo e Gregorio.

Per maggiori informazioni su costi, iscrizioni e calendario del tour scrivete ad allibeltrame@gmail.com

lunedì 5 ottobre 2015

"Genitori Efficaci" a VARESE



Vuoi diventare anche tu un “GENITORE EFFICACE”?



Sei stanco di:
Urlare per farti ascoltare?
Usare ricatti o punizioni?
Sentirti rispondere male?
Discutere ore per finire i compiti?
Litigare ogni sera per spegnere la TV?
Sopportare “capricci” per ogni NO?
E ANCORA... ANCORA ANCORA...!

Ti piacerebbe:
Saper ascoltare e parlare con i tuoi figli in modo che si sentano capiti.
Saper parlare in modo da farti capire.
Poter concordare regole e comportamenti, senza conflitti.
Risolvere i conflitti con rispetto reciproco.
Risolvere i conflitti trovando strategie e soluzioni efficaci.
Aiutare figli insicuri e dipendenti ad essere persone fiduciose ed
autonome.
Avere una relazione aperta e rilassata con i tuoi figli e il partner.


Il Metodo Gordon dal 1962 è un programma in grado di insegnare ai genitori abilità pratiche per la prevenzione dei problemi con i figli, è una opportunità per PREPARARSI PRIMA CHE ARRIVINO I GUAI, ma è soprattutto un modo totalmente nuovo di vivere le relazioni anche con tra coniugi, colleghi e familiari.

DOVE
VARESE presso la Scuola Montessori di Percorsi per Crescere, Via Maggiora n. 10 – 21100

QUANDO
SABATO: 22 ottobre e 5 novembre
DOMENICA: 20 novembre e 4 dicembre
dalle ore 9.30 alle 16.30
posti limitati

USANDO LE COMPETENZE DEL CORSO POTRETE...
  • Diventare genitori più efficaci e fiduciosi.
  • Avere una vita famigliare più gioiosa.
  • Crescere figli felici e amorevoli.
  • Avere maggiore influenza quando vi confronterete con i vostri figli.
  • Costruire una relazione affettiva più efficace.
  • Aiutare i vostri figli a sviluppare autostima e fiducia in se stessi.
  • Sviluppare o migliorare le competenze necessarie per superare le difficoltà della vita in famiglia.
  • Con questo metodo acquisirete competenze utili a voi, alla vostra famiglia e alla società.
  • Tali competenze vi permetteranno di creare un clima familiare sereno e collaborativo.
  • Diminuirete così l’eventualità che i vostri figli ricorrano a droghe e alcool, sfuggano agli impegni scolastici, sviluppino comportamenti a rischio o autolesivi.
  • I vostri figli si sentiranno parte integrante della famiglia, dei suoi valori e delle sue tradizioni.

PERCHE' SCEGLIERE IL CORSO “GENITORI EFFICACI”?
  • Propone diverse alternative all’uso di metodi autoritari o permissivi.
  • Favorisce un atteggiamento “positivo” nella relazione con i figli.
  • E' stato scelto e apprezzato da associazioni di genitori, organizzazioni di comunità, scuole.
  • Molti corsi sono stati oggetto di ricerca; sono stati realizzati più di sessanta studi al fine di valutare la consistenza e l’efficacia dei cambiamenti prodotti su genitori e figli.
  • Gli studi di controllo effettuati, infatti, hanno dimostrato la validità di questi metodi.
  • I figli educati in famiglie che applicano il metodo democratico del corso Genitori Efficaci hanno dimostrato di avere una maggiore stabilità emotiva, maturità cognitiva e creatività.
  • Negli Stati Uniti il corso Genitori Efficaci è riconosciuto dal National Committee for the Prevention of Child Abuse e dall’U.S. Office of Substance Abuse Prevention.

A CHI E' RIVOLTO?
Le capacità acquisite con il corso Genitori Efficaci sono utili per tutti i genitori: genitori di bambini di tutte le età, genitori adottivi, genitori singoli. Il corso è ottimo come programma preventivo con genitori di bambini molto piccoli.
Inoltre il corso Genitori Efficaci migliora le competenze dei professionisti che lavorano con bambini e del personale a cui vengono affidati bambini.

METODOLOGIA
Il corso Genitori Efficaci prevede il coinvolgimento del formatore con i partecipanti e segue un metodo così articolato: presentazione dei contenuti e degli obiettivi; coinvolgimento dei partecipanti mediante l’uso di role-play, ricordi guidati, riflessioni scritte, laboratori in piccoli gruppi; elaborazione delle esperienze mediante esercitazioni individuali, in coppie e in gruppo; applicazione del metodo nella propria realtà.

FORMATRICE
Il corso verrà condotto da Alli Beltrame - Gordon Trainer per Genitori Efficaci, Insegnanti Efficaci e Persone Efficaci, Counsellor ad indirizzo Rogersiano, Doula ma soprattutto Mamma di 3 splendidi, spericolati ed empatici bambini: Tomaso, Leonardo e Gregorio.

RIFERIMENTI
Il corso è tenuto esclusivamente da persone formate ed autorizzate dall'Istituto dell'Approccio Centrato sulla Persona (IACP) che ha l'esclusiva del metodo per l’Italia.
Tutti i formatori (oltre al metodo Gordon) hanno una formazione di almeno due anni nell'Approccio Centrato sulla Persona.

L’ISTITUTO DELL’APPROCCIO CENTRATO SULLA PERSONA
- è riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica ai sensi della legge 56/89 art. 3 con D.M. 31-12-93 (esercizio dell’attività di psicoterapia). Il diploma di specializzazione in psicoterapia centrata sul cliente è equipollente al diploma di specializzazione universitaria (legge 4732/00 art. 2 comma 3). è un Ente accreditato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Dipartimento per lo sviluppo dell’istruzione) per la formazione e l'aggiornamento del personale della scuola con D.M. n. 177/2000 e con D.M. 2/7/2001 nell’elenco degli Enti accreditati,
- è Centro Collaboratore per l’Italia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la Promozione della
Salute nei luoghi di lavoro ed è Focal Point italiano dell’International Labour Office per i programmi SOLVE (affrontare i problemi psicosociali nei luoghi di lavoro).
- è licenziatario esclusivo per l’Italia di tutti i prodotti di formazione contraddistinti dal marchio Gordon ed è
inoltre, l’unico ente in Italia autorizzato a diffondere ed autorizzare istruttori del metodo denominato “Persone Efficaci”. L’Istituto dell'Approccio Centrato sulla Persona ha anche l’esclusiva dei corsi di formazione formatori:
  • in promozione della salute denominati "Promuovere la Salute con l’Approccio Centrato sulla Persona”
  • "Kids’ WorkshopTM" di Barbara Jean Williams, LLC
  • "Relazioni di Coppia Efficaci" del Howell and Jones Trainings

Per iscrizioni o ulteriori informazioni scrivete una mail:

allibeltrame@gmail.com

martedì 29 settembre 2015

Fucking my Ego!

completaego

In un momento complesso, articolato, doloroso ma entusiasmante della mia vita, affido spesso domande all'Universo, agli Angeli in ascolto che, devo dire con rigorosa puntualità, rispondono.

Ieri sera ero, come si dice per edulcorare un po'... giù di tono. Mi sono addormentata con il cuore affollato e affaticato. 

Questa mattina sono stata svegliata da un whatsapp inaspettato. Arrivato davvero dal cielo. 
Ringrazio Silvia per aver trovato il tempo, alle 6.30 del mattino, di pensare a me!
Copio e incollo, non c'è davvero nulla da aggiungere.

In India si insegnano le "Quattro Leggi della Spiritualità"

La prima dice: "La persona che arriva è la persona giusta", sarebbe a dire che nessuno arriva nella nostra vita per caso, tutte le persone che ci circondano, che interagiscono con noi, 
sono lì per qualcosa, per farci apprendere e avanzare in ciascuna situazione.
La seconda legge dice: "Quello che succede è l'unica cosa che avrebbe potuto succedere". 
Nulla ma nulla, assolutamente nulla di quello che  succede nelle nostre vite potrebbe essere avvenuto in altro modo. Neanche il dettaglio più insignificante. Non esiste: "se avessi fatto latal cosa sarebbe accaduta la tal altra ...". No. Quello che avvenne è quello che poteva 
accadere e ha dovuto avvenire così perchè impariamo la lezione e andiamo avanti. Ciascuna situazione che ci accade  nella vita è perfetta, benché la nostra mente e il nostro io resistano e non vogliano accettarlo.

La terza dice: "In qualunque momento inizi è il momento corretto". Tutto comincia nel 
momento indicato, né prima, né dopo. Quando siamo pronti perché qualcosa di nuovo inizi nelle nostre vite, è allora che avrà inizio.

E la quarta e ultima: "Quando qualcosa ha fine, ha fine". Così semplicemente. Se qualcosa ha termine nelle nostre vite è per la  nostra crescita pertanto è meglio lasciar stare, andare 
avanti e avanzare  arricchiti da quell'esperienza.
Credo non sia casuale se stai leggendo questo, se questo testo arriva oggi nella nostra vita; è perché siamo pronti per capire che nessuna goccia di pioggia cade mai nel posto sbagliato ".
"Arriva un momento nella vita, in cui ti allontani da tutto il dramma delle persone che lo 
creano. Ti circondi di gente che ti fa ridere. Dimentichi il male e ti concentri sul bene. Ami la gente che ti tratta bene e preghi per quelli che non lo fanno.
La vita è troppo corta per non essere altro che  felice. Cadere è parte della vita, mettersi in 
piedi di nuovo è vivere."

Citazione:
"Che ci sia pace in te.  Che tu possa confidare che sei esattamente quello che sei destinata a essere
Che tu non ti dimentichi le infinite possibilità che nascono dalla fiducia in te stessa e negli 
altri.
Che tu possa usare i doni che hai ricevuto e trasferire l'amore che hai avuto.
Che tu possa essere contenta di te così come sei. Che questa conoscenza sia nelle tue ossa, e permetta alla tua anima la libertà di cantare, ballare, pregare e amare. Sei lì per tutti e per 
ciascuno di noi."

Oggi sto meglio, decido di prendere a calci i miei costrutti e le vecchie ferite che non mi 
trascinano giù, quando tutto ciò che mi circonda parla di gioia, Amore e costruzione.

Il motto di queste settimane è e sarà: Fucking my Ego!

Spero che questo post sia utile a chi ha bisogno di ispirazione per rialzare la testa e guardare il cielo. Io, comunque, continuo a chiedere perchè le risposte sono sempre più  belle.
Namastè!








mercoledì 26 agosto 2015

Nella FEDE del Cambiamento e della Trasformazione

"Mamma perchè ridi?"

In realtà sto piangendo.
Piango tutta la mia disperazione, la lacerazione e il dolore di un cambiamento improvviso.
Piango la mia ribellione e la mia resistenza.
Lascio andare tutte le forze.

Ma nel buio, nella notte, un bambino scambia i sussulti del pianto con quelli della risata.
E allora mi smonto... mi sembra di ridere.

Posso rinascere.
Se non resisto al cambiamento, mi trasformo e rinasco.
Ancora.
Ancora meglio!

A questo punto piangere o ridere diventa una scelta.
Posso scegliere di piangere per scaricare e subito dopo scelgo di ridere per ricaricare.

Così... imparando a lasciare andare i sussulti, usandoli come vengono, alternati.

Piangere e ridere. Ridere e piangere.
Scarico e carico, carica e scarica.
Lasciandomi andare.
Trasformando il dolore in qualcosa di nuovo.

Perchè se un bambino può scambiare il pianto per il riso... allora posso farlo anch'io. Basta decidere.


martedì 21 luglio 2015

GENITORI EFFICACI a Milano

Corso di formazione “Genitori Efficaci”




"Tutti incolpano i genitori dei problemi dei giovani e di quello che i giovani sembrano causare alla società. "E' tutta colpa dei genitori"... Ma chi aiuta questi genitori?... E in quali sedi un genitore può imparare quali sono i suoi errori e le possibili alternative?
SI DA' LA COLPA AI GENITORI, MA NON CI SI CURA DI EDUCARLI.
Ogni anno milioni di neo-padri e neo-madri si assumono un compito fra i più difficili: prendere un neonato e assumersi la responsabilità della sua salute fisica e psichica e della sua educazione per farne un cittadino produttivo, collaborativo e costruttivo. Si può immaginare un lavoro più difficile e e faticoso di questo?..."
Dal libro GENITORI EFFICACI di Thomas Gordon






Finalità
Genitori Efficaci” è la versione italiana di Parent Effectiveness Training ideato da Thomas Gordon, un programma in grado di insegnare ai genitori abilità pratiche per la prevenzione dei problemi con i figli.
Tali abilità, una volta acquisite, facilitano realmente la soluzione dei problemi e contribuiscono alla creazione di un clima famigliare salutare, soddisfacente e produttivo per genitori e figli.
Un ulteriore vantaggio è nella possibilità di trasferire tali capacità relazionali in altri contesti come la scuola, il lavoro, le amicizie.

Ciò che distingue questo corso da numerose altre proposte formative è il suo obiettivo di unire il pregio della sistematicità e compiutezza a quello della relativa brevità del tempo di formazione, il tutto a costi facilmente accessibili.


Genitori Efficaci” è una opportunità per PREPARARSI PRIMA CHE ARRIVINO I GUAI.




Obiettivi
Migliorare il rapporto genitori figli e le loro competenze relazionali.

In particolare:
  • Imparare a leggere il comportamento.
  • Riconoscere situazioni problematiche e capire “di chi è il problema”.
  • Apprendere l’ascolto empatico.
  • Utilizzare in modo efficace il confronto e l’assertività.
  • Imparare ad usare un metodo democratico di “Problem Solving”.

Strutturazione in moduli
Il corso “Genitori Efficaci” si svolge in moduli i cui contenuti sono:
  • Come capire il comportamento delle persone; il rettangolo del comportamento.
  • Come riconoscere, affrontare e risolvere i problemi; di chi è il problema?
  • Come prestare ascolto e attenzione all’altro.
  • Le barriere alla comunicazione.
  • L’ascolto passivo, l’ascolto attivo e l’empatia.
  • Come ottenere ascolto e attenzione dagli altri; i messaggi in prima persona.
  • Il confronto e l’assertività; genuinità ed empatia.
  • Come trattare la resistenza al cambiamento.
  • La teoria dell’iceberg: cosa c’è sotto l’ira?
  • La teoria dei bisogni.
  • Il cambio di marcia.
  • Come risolvere gli inevitabili conflitti in modo che tutte le parti in causa si sentano rispettate.
  • Conflitti di bisogni concreti e collisioni di valori.
  • Metodo I e II di risoluzione di conflitti di bisogni.
  • Come rendere produttiva la conflittualità; il metodo III.
  • Come promuovere l’autocontrollo e l’autodisciplina.
  • Come definire le regole di condotta in modo da rendere superflui ulteriori controlli.
  • Come modificare l’ambiente in modo da ridurre i problemi.
  • Come trattare le collisioni di valori; le opzioni ad alto rischio; le opzioni a basso rischio.
  • L’area di libertà personale.



Metodologia
Il corso prevede una forma di apprendimento attiva e impegna i partecipanti nella diretta esperienza dei concetti e delle abilità insegnate.

Offre molti contenuti stimolanti e facilita la condivisione di esperienze e l’espressione di idee, dubbi e problemi.

Il processo di apprendimento seguirà un metodo che si sviluppa in quattro momenti essenziali:
  • Strutturare le varie attività: si tratta di una breve presentazione dei contenuti e degli obiettivi di ogni modulo.
  • Interessare i partecipanti con l’uso di role play, di ricordo guidato di importanti esperienze, di riflessioni scritte, di esercizi, di casi esemplari, di laboratori esperienziali effettuati in coppie, triadi, piccoli gruppi.
  • Discutere quanto appreso condividendo in piccoli e grandi gruppi le intuizioni e le nuove tecniche apprese.
  • Applicare quanto imparato e sperimentato nella famiglia, ma anche nei rapporti personali e di lavoro, facendo esercizi e cominciando a pianificare l’uso costante delle abilità apprese.

Organizzazione
Il corso ha una durata di 24 ore suddivise in 4 incontri da 6 ore ciascuno.

Il corso si terrà a Milano Via Ricciarelli 8, presso l'Asilo Nido Montessoriano “La Magnolia”.

Sabato
7 - 28 novembre
12 dicembre, 16 gennaio
dalle ore 9 alle 15.30

Costi
Quota singolo partecipante €190
Quota coppia genitori €290
Minimo 12 partecipanti massimo 20

Riferimenti
Il corso Genitori Efficaci è la versione italiana di Parent Effectiveness Training e fa parte delle attività formative dell’Effectiveness Training Inernational ideate da Thomas Gordon e diffuse in tutto il mondo dai suoi numerosi collaboratori.
A cura dell’Istituto dell'Approccio Centrato sulla Persona (IACP) è pubblicato in Italia il libro di Thomas Gordon “Genitori Efficaci”, edizioni La Meridiana.
Il corso è tenuto esclusivamente da persone formate ed autorizzate dall'Istituto dell'Approccio Centrato sulla Persona (IACP) che ha l'esclusiva del metodo per l’Italia. Tutti i formatori (oltre al metodo Gordon) hanno una formazione di almeno due anni nell'Approccio Centrato sulla Persona.

Questo corso sarà tenuto da Alli Beltrame, che lavora da anni nel campo della genitorialità e della nascita naturale e consapevole: Counsellor, Doula, Docente alla Scuola delle Doule “Eco-Mondo Doula”, Formatrice Gordon e tris-mamma.

L’ISTITUTO DELL’APPROCCIO CENTRATO SULLA PERSONA
  • è riconosciuto dal Ministero dell’Università e della Ricerca Scientifica e Tecnologica ai sensi della legge 56/89 art. 3 con D.M. 31-12-93 (esercizio dell’attività di psicoterapia).
  • Il diploma di specializzazione in psicoterapia centrata sul cliente è equipollente al diploma di specializzazione universitaria (legge 4732/00 art. 2 comma 3);
  • è un Ente accreditato dal Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Dipartimento per lo sviluppo dell’istruzione) per la formazione e l'aggiornamento del personale della scuola con D.M. n. 177/2000 e con D.M. 2/7/2001 nell’elenco degli Enti accreditati;
  • è Centro Collaboratore per l’Italia dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) per la Promozione della Salute nei luoghi di lavoro ed è Focal Point italiano dell’International Labour Office per i programmi SOLVE (affrontare i problemi psicosociali nei luoghi di lavoro);
  • è licenziatario esclusivo per l’Italia di tutti i prodotti di formazione contraddistinti dal marchio Gordon ed è inoltre, l’unico ente in Italia autorizzato a diffondere ed autorizzare istruttori del metodo denominato “Persone Efficaci”;

L’Istituto dell'Approccio Centrato sulla Persona ha anche l’esclusiva dei corsi di formazione formatori:
  • in promozione della salute denominati "Promuovere la Salute con l’Approccio Centrato sulla Persona”
  • "Kids’ WorkshopTM" di Barbara Jean Williams, LLC
  • "Relazioni di Coppia Efficaci" del Howell and Jones Trainings


Per ulteriori informazioni e iscrizioni: allibeltrame@gmail.com


sabato 4 luglio 2015

RIACCENDIAMO L'EMPATIA CON I FRATELLI MAGGIORI

La gelosia tra fratelli è uno dei temi più scottanti della vita del genitore.

Mesi e mesi a macerarci nel dubbio amletico “Riuscirò ad amare il nuovo arrivato come amo lui/lei?” e poi, nell'attimo in cui finalmente i figli sono riuniti: il maggiore, l'insostituibile, il cucciolo fino a pochi istanti prima, si trasforma NEL GIGANTE!
Un gigante scomposto, scoordinato, che si muove a scatti e fa cadere tutto, che ha la voce sempre troppo alta e, come aggravante, è pieno di pericolosissimi microbi.
Naturalmente il gigante è curioso, curiosissimo e pretende di prendere il vostro minuscolo e indifeso neonato tra le braccia, probabilmente dopo essersi pulito 20 cm di muco verdastro col dorso della mano.

Genitori plurifigliati, alzate la mano solo se non avete MAI provato questa sensazione.
A me è successo, dopo ogni parto... mi sono vergognata intimamente e per anni l'ho negato anche a me stessa... ma a me è successo!

Ora, il GIGANTE di media ha un paio d'anni, talvolta 5, ci sono casi in cui addirittura non supera l'anno, quindi, in realtà, è un bimbetto che di razionale non ha ancora nulla e vive tutto, TUTTO, direttamente con la pancia e il cuore.

Il vostro sguardo, il battito cardiaco accelerato, le microgocce di sudore che vi imperlano la fronte, tutto viene registrato dal vostro primogenito nel momento in cui fa la fatidica domanda “Me lo dai?”. In quell'attimo tutta la vostra tensione diventa la sua e ZAC... non gliela darete più a bere che non c'è alcuna differenza tra lui e il nuovo arrivato.
Perchè la differenza c'è eccome!

Il neonato è COSTRUITO per attrarre l'attenzione degli adulti. La natura l'ha fatto così apposta affinchè noi grandi ci sciogliamo come un gelato all'equatore davanti ai suoi scricchiolii. Il senso di protezione è massimo e qualsiasi alito di vento è un pericolo, figuriamoci il GIGANTE che viene a malapena tollerato perchè, anche lui in fondo, fa parte della famiglia. Le mamme poi sono dotate di carriole di ormoni che funzionano come lucchetti su una catena che le collega direttamente, cuore a cuore, con il nanetto. Quindi?


Quindi, malgrado tutti gli accorgimenti e l'amore di mamma e papà (che però è vero, quello si, non si divide ma si moltiplica), il maggiore si incavola, si sente tradito, non capisce cosa ci faccia il bavosetto a casa sua e farà di tutto perchè lo sguardo dei genitori cada nuovamente su di lui.
E non importa se quello sguardo non sarà amorevole come un tempo ma somiglierà a quello di un babbuino inferocito perchè gli hanno appena infilato una freccetta nel didietro.
A lui interessa solo che si girino verso di lui e lo faranno SICURAMENTE se lui combinerà qualcosa, qualcosa di grosso, come la posta in gioco: le attenzioni di mamma e papà!

E lì scatta la crisi perchè i genitori, anche quelli armati delle migliori intenzioni, faticano a trovare un filo empatico con i figli maggiori e il filo empatico si interrompe perchè si cerca una spiegazione razionale a quei comportamenti.
La frase che mi sento ripetere più spesso è "Ma se ha tanto bisogno di stare con me perchè, quando la sorellina dorme e finalmente abbiamo un'oretta per stare insieme: mi aggredisce, salta, urla, le carezze sono manate e un abbraccio è un'aggressione?".

Ecco, questa è una metafora per spiegare come può sentirsi un fratello/sorella maggiore, e la racconto ai clienti che vengono ai colloqui di Couselling Genitoriale per affrontare la "gelosia" tra fratelli. Di solito questa storia funziona molto bene e lo sguardo sui figli ritrova velocemente: empatia, comprensione e una nuova complicità. Buona lettura :)

Immaginate che il vostro partner un giorno torni a casa con un altro/a dicendo "Amore ti amo cosi tanto, sto così bene con te che ho deciso di stare anche con lui/lei. Ora dovete amarvi anche voi, andare d'accordo e fare tutto insieme. Naturalmente, siccome è appena arrivato, avrà bisogno di tutte le mie attenzioni, starà con a me, anche di notte ma vedrai che, col tempo, tutto tornerà come prima (tranne che lui/lei non se ne andrà MAI PIU') e io sarò finalmente più presente. Tu, abbi solo fiducia in me. Ah tesoro, quasi dimenticavo... non ha nulla, non è che potresti condividere, oltre che me, anche tutto ciò che possiedi?"

venerdì 5 giugno 2015

Vita pratica

"Ogni giorno vuole un giocattolo diverso ma dopo 5 minuti si annoia, lo butta e poi diventa lagnoso e capriccioso e pretende che io giochi sempre con lui."

Molto spesso i momenti di tensione, i "capricci",  sono causati dalla noia e i giocattoli non sono garanzia di divertimento, se non per pochi minuti.
I piccoli hanno una naturale tendenza all'apprendimento pratico, è la spinta istintuale alla sopravvivenza sociale: guardo, faccio, imparo, cresco.
Per questo i giocattoli spesso sono accantonati dopo pochi secondi mentre gli oggetti di casa sono così ricercati.

I bambini hanno bisogno di concentarsi in attività che abbiano "un senso".
I giochi con l'acqua, la terra, la sabbia. I travasi di ceci e fagioli (ma di qualsiasi cosa in realtà) tanto cari a Maria Montessori. Tagliare, incollare, smontare e rimontare, martellare ma anche spolverare e passare la scopa, per non parlare dell'amata aspirapolvere. Tutte attività che, magicamente, li tengono impegnati molto a lungo.

I benefici delle attività pratiche per i bambini sono molteplici:
- migliorano la "manualità fine" ossia la capacità di usare le mani in modo definito e preciso. È una qualità utilissima per la scrittura, per vestirsi e allacciarsi le scarpe e... per appendere dritto un quadro, aggiustare la scarpiera, montare un armadio dell'Ikea ;)
- li abituano a vedere un risultato nelle loro azioni: spolvero e poi è pulito, travaso l'acqua dalla bottiglia al bicchiere e poi bevo, taglio e incollo e faccio un quadretto, metto la terra in un vasetto e pianto una piantina,
- sperimentano le azioni che, da adulti, faranno parte del quotidiano (così magari a 30anni non li avremo stravaccati sul divano con il telecomando in mano e il rutto libero),
e TA DAAAAAA
- NON FANNO I CAPRICCI!!!!!!!

Perchè?

Perchè nelle attività pratiche:
- sono concentrati e quindi non hanno bisogno di altro, neanche di noi,
- nella concentrazione scaricano sia la tensione fisica che quella emotiva (quante volte per scaricare lo stress ci mettiamo a sistemare casa o i documenti di anni),
- sono soddisfatti,
e soprattutto
SI DIVERTONO!

Certo, queste attività spesso prevedono un po' di preparazione per renderli compatibili con l'ambiente domestico oppure (e qui di solito casca l'asino) quando finiscono bisogna andare di ramazza per sistemare o asciugare... eh!
Ma anche quello si può fare insieme prolungando il piacere del gioco.

Insomma, se siete un po' "pigri" e spesso dite "No, questo non si può fare perchè sporchi o ti sporchi!" pensate che quel NO prima o poi innescherà un capriccio che vi prosciugherà molta più energia di una spazzata a terra o di cellophane steso sul tavolo in cucina. 

È anche possibile che quei ripetituti NO al loro bisogno di sperimentare influirà sul vostro rapporto rendendo i vostri bambini poco disponibili verso di voi, come voi lo siete verso di loro. Anzi,  poco comprensivi... e se ora che sono piccoli non avete bisogno della loro comprensione, ricordate che non saranno piccoli per sempre!!!
Buon divertimento a tutti.







venerdì 15 maggio 2015

So-Stare

Ultimamente leggo molti post di genitori allarmati per i comportamenti "sbagliati" dei loro figli - spesso molto piccoli di 1 anno, massimo 2.

Morde.
Impugna male le posate.
Urla.
Butta per terra i giochi.
Mangia con le mani.
Etc...
Etc..
Etc.

Soprattutto, ciò che preoccupa di più i genitori sono: le regressioni.

"Mangiava come una principessa ora impugna il cucchiaio come una zappa."
"Era così composto a tavola ora mangia con le mani."
"Abbiamo tolto il pannolino da due mesi e da tre notti bagna il letto."
"Parlava come Andreotti ma da quando va alla materna storpia le parole..."

Etc...
Etc..
Etc.

E poi il dubbio amletico.
Verbalizzo?
Correggo?
Ma quello che preferisco "Le faccio notare che non è carino?"
Non è... carino?!?

Dopo 9 anni di maternità. Dopo 3 esperienze diverse ma con tanti punti in comune.
Dopo tanto studiare, cercare, cercare di capire, confrontarsi con amiche, colleghi, specialisti, docenti e soprattutto, dopo tanto confronto con i bambini stessi (e non solo i miei) ho l'impressione che questa urgenza di intervenire  abbia a che fare con la disabitudine a SOSTARE. 
So-stare.
Saper stare.

Saper stare in ciò che accade e osservare. 
Senza intervenire. 
Senza correggere. 
Senza ansie preventive.

"Come si vestirà al primo appuntamento se a 2 anni pretende di mangiare dal piatto come il nostro cane dalla ciotola... e chi se la sposa più?"

Naturalmente ironizzo.
Più o meno.
Ma sono certa che riuscendo a riacquistare pazienza e fiducia,  tra lasciare andare e correggere immediatamente, l'obiettivo di educare i nostri figli si raggiunga nello stesso tempo ma senza drammi e facendo grandi scoperte sulla loro personalità, sulle loro competenze, sui loro tempi di reazione e apprendimento...
Imparando, noi per primi, a so-stare, possiamo trasmettere loro un valore fondamentale: la pazienza.

Ci lamentiamo sempre della loro impazienza, del volere tutto subito. Spesso con i "capricci" esprimono la frustrazione quando non vengono rispettati i loro tempi per scoprire, sperimentare, esplorare il mondo con le loro modalità... che non possono e devono essere le nostre.
Rallentiamo noi per primi nelle richieste, nelle aspettative.
I piccoli imparano dall'esempio, non dalle parole.

Quindi: respira, fermati e osserva.

"Il raffreddore passa da solo in sette giorni e in una settimana con le medicine", recita un vecchio adagio.


Ps: questi sono i miei tre figli, in ordine crescente. Dato che ho i superpoteri di una mamma qualunque, con tre non riesco ad essere presente subito, sempre e comunque.
Cosa succede quando "succede qualcosa" e io non riesco ad intervenire tempestivamente (come riuscivo a fare con quel santo che compare in lontananza)?
Niente!
Il 99% delle volte non succede nulla. Il fattaccio come è arrivato se ne va. 

Buona sosta a tutti!

martedì 12 maggio 2015

LA SCULACCIATA

Qualche giorno fa ho fatto un salto sulla sedia!
In un gruppo che frequento su Facebook, di stampo montessoriano quindi orientato al massimo rispetto per il bambino, tra i commenti a un post salta fuori un'affermazione pro-sculacciata. 
Ma... come?!?!?!

Erano parole all'odor di naftalina ma a scriverle non era lo spirito burlone di una nonna pizzi e bacchetta ma una giovane mamma di piccolo bimbo. 

In soldoni, anzi in spicci, la signora sosteneva ancora la paleolitica teoria che una sculacciata data al momento giusto fa più che bene e non crea nè danno ne turbe psichiche. Naturalmente non tutti i giorni. Ovvio!

Come sempre accade in questi casi, non riesco, non Posso e non VOGLIO stare zitta e così, con tutta l'assertività che sto sviluppando in questi anni di duro allenamento, rispondo:
"Far soffrire un bimbo (e una sculacciata può far solo soffrire) interrompe l'azione perchè il piccolo si sente sopraffatto, non perchè capisce il motivo che sta dentro al comportamento sbagliato (e poi bisognerebbe vedere sbagliato dove, come, perchè e soprattutto: secondo chi). 
Al massimo può capire che, se lo rifà, si becca un'altra sculacciata e quindi non gli conviene. 
La sculacciata scappa, io ho 3 maschi superenergici e talvolta scappa anche a me, ma sono io che in quel momento ho perso lucidità e non ho trovato soluzioni efficaci, non loro che la meritavano. 
In quel momento ho perso!
Ho perso soprattutto una buona occasione per insegnare ai miei figli come si vive da adulti responsabili e ho  mostrato loro che è piu facile e veloce sopraffarre i deboli e gli indifesi. Esattamente il contrario di ciò che desidero trasmettere: amore, rispetto e protezione verso i più piccoli. 
Io la penso così!"